Come reagirà il mondo delle fiere all’arrivo del Coronavirus?
Quali saranno i cambiamenti necessari per chi espone in fiera? La domanda è d’obbligo!
Di crisi nelle fiere è da tanto che se ne parla ed il COVID-19 potrebbe essere la goccia che farà traboccare il vaso?
Sinceramente non penso…
il processo di avvicinamento del cliente in fiera è un passo fondamentale nella strategia di marketing aziendale, ma per chi si occupa di fiere, o per chi dovrà esporre in una fiera con il proprio stand, in questo periodo è particolarmente importante chiedersi quale sarà il futuro delle fiere dopo l’emergenza Coronavirus.
Certo non è facile affrontare questo argomento ora, ancora sopraffatti dall’emergenza in corso, ma è anche doveroso chiedersi come si trasformeranno le fiere, luogo simbolo di assembramenti alla luce di questa emergenza.
Sicuramente non c’è maggiore soddisfazione in fiera del vedere il proprio stand pieno di gente, ma siamo davvero sicuri che questo corrisponda a tanti contratti e vendite? Spesso uno stand affollato non permette al personale in fiera di dedicare il tempo necessario ai veri clienti.
Non sarebbe meglio presentarsi in fiera con un messaggio mirato per i clienti in target?
Il futuro delle fiere dopo COVID-19 potrebbe vedere una maggiore attenzione alla comunicazione sullo stand in modo da attirare l’interesse dei visitatori davvero interessati.
Questo ovviamente è solo un primo spunto che dovrà essere ulteriormente approfondito per le fiere di tipo B2B (in cui potrebbero valore i ragionamenti sopra) e B2C dove il ragionamento potrebbe risultare più complicato!